giovanni ricciardi

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LA VAGLIA
GIOVANNI RICCIARDI

TESTIMONIANZA ABITANTE

LA VAGLIA
GIOVANNI RICCIARDI

"La più grande chiesa rupestre scavata nella roccia e completamente affrescata"

"La più grande chiesa rupestre scavata nella roccia e completamente affrescata"

Santa Maria della Valle, comunemente detta la Vaglia, è la più grande tra le chiese rupestri dell’intero comprensorio rupestre e sicuramente la più grande anche tra le chiese rupestri della città. Si tratta di un santuario realizzato su una principale arteria di comunicazione, la via Tarantina, frequentato in passato da numerosi fedeli che accorrevano anche dai paesi vicini.

La chiesa rupestre ha quattro portali romanici e sedici arcatelle. I primi due portali sono con archi ogivali, invece il terzo portale è riccamente decorato con motivi floreali. Il quarto è un portale trilobato. La chiesa è interamente scavata nella roccia ed è completamente affrescata, anzi di recente durante i lavori di restauro sono venute alla luce numerosi altri dipinti medievali e dei periodi successivi, che la chiesa è stata aperta al culto fino al 1752, poi invece fu soppressa poiché è realizzata all’interno di un ipogeo tutto scavato nella roccia e il suo piano di calpestio è più basso rispetto a quello esterno quindi la chiesa si inondava spesso d’acqua e di fango da qui appunto la decisione di abbandonare questo luogo di culto. Si racconta anche nelle antiche cronache locali di una immagine sacra, miracolosa, venerata dai fedeli, che sarebbe addirittura stata rubata, che poi miracolosamente sarebbe tornata al suo posto. Numerose sono le immagini mariane custodite all’interno della chiesa, per cui oggi non ci è dato sapere quale fosse appunto questa immagine sagra che ci dicono le cronache locali. Tra gli affreschi principali all’interno della chiesa c’è la deesis del Cristo, Il Cristo è seduto in trono tra Maria e San Giovanni Evangelista. Poi, ai due lati, San Giacomo è una santa monaca su cui si legge accanto una iscrizione, Santa Maria de Valleverde, forse con riferimento al luogo in cui sarebbe stato fondato un monastero agostiniano dell’Ordine di Santa Maria e di Ogni Santi. In fondo, alla navata sinistra della chiesa, una bellissima cappella con volta crociera costoloni e colonne con splendidi capitelli. Mentre in fondo, alla navata destra, nella cavità absidale, è alloggiato uno splendido affresco del Papa Gregorio Magno tra le anime del Purgatorio. Ed accanto, attraverso alcuni gradini, si raggiungeva la cappella, la cella campanaria, da cui era possibile suonare le campane per avvisare i fedeli appunto della celebrazione liturgica.

Santa Maria della Valle, comunemente detta la Vaglia, è la più grande tra le chiese rupestri dell’intero comprensorio rupestre e sicuramente la più grande anche tra le chiese rupestri della città. Si tratta di un santuario realizzato su una principale arteria di comunicazione, la via Tarantina, frequentato in passato da numerosi fedeli che accorrevano anche dai paesi vicini.

La chiesa rupestre ha quattro portali romanici e sedici arcatelle. I primi due portali sono con archi ogivali, invece il terzo portale è riccamente decorato con motivi floreali. Il quarto è un portale trilobato. La chiesa è interamente scavata nella roccia ed è completamente affrescata, anzi di recente durante i lavori di restauro sono venute alla luce numerosi altri dipinti medievali e dei periodi successivi, che la chiesa è stata aperta al culto fino al 1752, poi invece fu soppressa poiché è realizzata all’interno di un ipogeo tutto scavato nella roccia e il suo piano di calpestio è più basso rispetto a quello esterno quindi la chiesa si inondava spesso d’acqua e di fango da qui appunto la decisione di abbandonare questo luogo di culto. Si racconta anche nelle antiche cronache locali di una immagine sacra, miracolosa, venerata dai fedeli, che sarebbe addirittura stata rubata, che poi miracolosamente sarebbe tornata al suo posto. Numerose sono le immagini mariane custodite all’interno della chiesa, per cui oggi non ci è dato sapere quale fosse appunto questa immagine sagra che ci dicono le cronache locali. Tra gli affreschi principali all’interno della chiesa c’è la deesis del Cristo, Il Cristo è seduto in trono tra Maria e San Giovanni Evangelista. Poi, ai due lati, San Giacomo è una santa monaca su cui si legge accanto una iscrizione, Santa Maria de Valleverde, forse con riferimento al luogo in cui sarebbe stato fondato un monastero agostiniano dell’Ordine di Santa Maria e di Ogni Santi. In fondo, alla navata sinistra della chiesa, una bellissima cappella con volta crociera costoloni e colonne con splendidi capitelli. Mentre in fondo, alla navata destra, nella cavità absidale, è alloggiato uno splendido affresco del Papa Gregorio Magno tra le anime del Purgatorio. Ed accanto, attraverso alcuni gradini, si raggiungeva la cappella, la cella campanaria, da cui era possibile suonare le campane per avvisare i fedeli appunto della celebrazione liturgica.

CHIESA SANTA MARIA LA VAGLIA
CHIESA SANTA MARIA LA VAGLIA

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