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CHIESA DI SAN FRANCESCO D'ASSISImtcn siti
CHIESA dI SAN FRANCESCO D'ASSISIAlcuni cronisti materani narrano che questa chiesa, dedicata a San Francesco, sia stata edificata dal Santo in persona, passato per Matera durante il suo viaggio in Terrasanta.
Alcuni cronisti materani narrano che questa chiesa, dedicata a San Francesco, sia stata edificata dal Santo in persona, passato per Matera durante il suo viaggio in Terrasanta
Alcuni cronisti materani narrano che questa chiesa, dedicata a San Francesco, sia stata edificata dal Santo in persona, passato per Matera durante il suo viaggio in Terrasanta:
“Questo luogo bramato dal Santo nel suo arrivo in Città, eragli stato negato dall’Università di Matera, la quale ricusava di disturbare il riposo de’ Sacerdoti, che vi dimoravano. […] Il miracolo per tanto d’una donzella defunta restituita al giorno dalle sue fervorose preghiere in Pomarico, ov’era passato, eccitò verso di lui tal rispetto e venerazione ne’ Materani, che senza indugio […] soddisfecero pienamente alle sue brame”.
Francesco, però, aveva già ultimato il suo pellegrinaggio terreno quando la chiesa fu costruita.
La chiesa è costruita su una preesistente struttura dell’Undicesimo sec. dedicata a Pietro e Paolo. Ancora più antiche le testimonianze del passaggio dell’uomo sulla piazza, che nasconde un cimitero longobardo.
Entriamo.
Guardiamo verso l’altare maggiore. Sulla destra una porticina. È l’accesso alla cella campanaria, l’antica chiesa.
Nella cripta un affresco raffigura la sosta a Matera di papa Urbano II durante il suo viaggio per propagandare la Crociata. Richiama la sosta di San Francesco durante il suo Pellegrinaggio in Terrasanta, impressa nelle Cronache: entrambe sono l’invito a proseguire il nostro viaggio dopo la sosta in questo luogo dove il tempo ha lasciato, cospicue, le sue tracce iscritte nella pietra.
Alcuni cronisti materani narrano che questa chiesa, dedicata a San Francesco, sia stata edificata dal Santo in persona, passato per Matera durante il suo viaggio in Terrasanta:
“Questo luogo bramato dal Santo nel suo arrivo in Città, eragli stato negato dall’Università di Matera, la quale ricusava di disturbare il riposo de’ Sacerdoti, che vi dimoravano. […] Il miracolo per tanto d’una donzella defunta restituita al giorno dalle sue fervorose preghiere in Pomarico, ov’era passato, eccitò verso di lui tal rispetto e venerazione ne’ Materani, che senza indugio […] soddisfecero pienamente alle sue brame”.
Francesco, però, aveva già ultimato il suo pellegrinaggio terreno quando la chiesa fu costruita.
La chiesa è costruita su una preesistente struttura dell’Undicesimo sec. dedicata a Pietro e Paolo. Ancora più antiche le testimonianze del passaggio dell’uomo sulla piazza, che nasconde un cimitero longobardo.
Entriamo.
Guardiamo verso l’altare maggiore. Sulla destra una porticina. È l’accesso alla cella campanaria, l’antica chiesa.
Nella cripta un affresco raffigura la sosta a Matera di papa Urbano II durante il suo viaggio per propagandare la Crociata. Richiama la sosta di San Francesco durante il suo Pellegrinaggio in Terrasanta, impressa nelle Cronache: entrambe sono l’invito a proseguire il nostro viaggio dopo la sosta in questo luogo dove il tempo ha lasciato, cospicue, le sue tracce iscritte nella pietra.
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